giovedì 30 giugno 2016

Sette minuti dopo la mezzanotte

Nel giro di un mese, ho sentito parlare di questo libro da ben tre booktubers diversi ( Read Vlog Reapet Mangiapagine Channel Il filo di Arianna) e dal momento che non l'avevo mai letto e non sapendone niente, l'ho ordinato nella mia libreria di fiducia, pronta a leggerlo e farmi un'opinione in merito.
Il libro ha una storia molto particolare, iniziando dagli autori. In copertina, infatti, compaiono due nomi: Patrick Ness e Siobhan Dowd. La storia nasce da un'idea di Siobhan Dowd, autrice irlandese pluripremiata e molto attiva nella lotta contro la censura e a favore dei diritti degli scrittori. Il suo grande genio, però è stato zittito da un tumore, che le ha fatto cadere la penna dalle dita nel 2007, lasciandoci un abbozzo di idea per quello che doveva essere il suo prossimo romanzo.
Patrick Ness ha deciso di portare a termine il racconto, mantenendo l'idea di base, i personaggi e l'incipit, ma facendolo completamente suo.
La copertina dell'ultima edizione Mondadori

La storia è quella di Conor, che è un adolescente che sta affrontando una sfida già durissima per la sua giovane età: la malattia in fase terminale della madre, a cui è legato da un sentimento profondo, vista la lontananza del padre, che ha un'altra famiglia in una città lontana. Il rapporto di Conor con la madre, viene svelato quando in scena entra il personaggio della nonna, maniaca del controllo e dell'ordine; la signora, infatti, non riesce a stabilire con il ragazzino un contatto di reciproco affetto limitandosi a vivere con troppa razionalità la malattia della figlia e le ripercussioni che questa avrà sulla vita di tutti, specialmente su quella di Conor.
Il protagonista dovrà affrontare le sue paure per poter dire addio alla madre in modo sereno e senza rimpianti, e per questo viene inserito nel testo la figura di un non meglio precisato "mostro" che quasi tutte le notti va a fare visita a Conor, inserendosi prima nei suoi sogni e poi nella realtà. La creatura è un olmo del giardino di Conor che prende vita e lo invita ad ascoltare tre storie che ha da raccontargli, stringendo con lui un patto che prevede che sarà il ragazzino stesso a raccontare la quarta. Naturalmente le storie raccontate dal mostro sono evocative della paura e di come questa dovrebbe essere affrontata, senza sensi di colpa e con coraggio. Questo spinge Conor, che inizialmente aveva paura del mostro, ad avere bisogno di lui per "distruggere" i suoi ricordi, l'ordine costituito della nonna, al fine di trovare la sua strada per affrontare un dolore così straziante come la malattia della madre, e per costruire una consapevolezza di sé e coraggio per saper dire addio alla persona che ama di più in assoluto. Questo viene rappresentato in un capitolo difficile da leggere, quando Conor distruggerà fisicamente il salotto della nonna e l'oggetto a lei più caro per esprimere tutta la potenza della sua rabbia. Questa scena, sarà la chiave di svolta del libro, da qui infatti inizierà un percorso di accettazione sia da parte di Conor, della nonna, e del padre. La mamma non è, però, mai un personaggio secondario, anche se viene sempre rappresentata lontana dagli altri protagonisti. Io ho avuto l'impressione, che lei fosse sempre li, che il percorso di accettazione della malattia e all'ultimo della morte, lo avesse già fatto e che stesse solo aspettando che Conor e la nonna ci arrivassero in modo da godere tutti insieme gli ultimi attimi con serenità e completezza.
E qui tornano in scena gli autori. Io non so quanto fosse stato scritto da Siobhan e quanto da Patrick, anche se Ness sostiene nell'introduzione al libro, riferendosi alla scrittrice, che "Quello che aveva erano i personaggi, una premessa dettagliata e l'inizio. Quello che non aveva, sfortunatamente, era il tempo". Ciò che più mi ha commosso è pensare che l'autrice stesse scrivendo di se stessa. Per questo credo sia un libro che dovrebbero leggere anche gli adulti, per come viene trattato con delicatezza il tema della malattia e della consapevolezza di essa e delle sue implicazioni.

Siobhan Dowd

Naturalmente non vi voglio nascondere che è richiesta una certa dose di coraggio per noi adulti nella lettura, più che ai ragazzi, che si concentreranno sulla storia di Conor e del misterioso mostro. Leggere da adulti libri per ragazzi è anche questo, essere consapevoli che la vita vera sta dietro anche ad una storia con mostri magici e sogni impossibili.

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