martedì 21 febbraio 2017

Perché un libro costa 23 euro?

Come ormai tutti sapete, il mio post "Di librerie e patatine fritte fredde" è stato pubblicato anche su Minima&Moralia, un blog di approfondimento culturale davvero bello e curato. 

Mi sono arrivate alcune risposte, cercando di rispondere a una di queste, mi sono resa conto che il discorso sconti nelle librerie andrebbe approfondito ulteriormente. Un utente mi scrive e mi fa delle domande specifiche, la premessa di una di queste è: Un Philip Roth acquistato su Amazon o nella libreria sotto casa, è sempre lo stesso Philip Roth, la qualità del prodotto non cambia. La sua domanda è:  E allora la domanda diventa questa: questo fantomatico servizio che viene offerto dalle librerie indipendenti è davvero così necessario da indurre il consumatore a pagare di più per avere lo stesso prodotto?
Ho risposto in maniera molto sommaria anche di là, ma secondo me il tema va ulteriormente approfondito. Io vorrei che fosse chiaro che, ad esempio nei classici, esistono almeno 4 o 5 edizioni diverse di uno stesso volume: prendiamo Jane Eyre delle Brönte; dal grossista più fornito d'Italia, al momento, ce ne sono 12 edizioni diverse, senza contare quelle in lingua e gli audiobook . Il lavoro del libraio indipendente è anche questo: scegliere la migliore edizione da proporre al proprio cliente, in modo da mantenere lo standard che  viene richiesto di attenzione e cura.

Mi ricordo perfettamente quella volta in cui è entrato un signore a chiedermi non mi ricordo quale opera di Leopardi per la mamma ultra ottantenne. Dal grossista erano disponibili due edizioni: una Garzanti e l'altra Einaudi: gli ho spiegato che le edizioni Garzanti utilizzano un carattere particolarmente piccolo e con un' interlinea molto stretta, quindi la mamma avrebbe fatto sicuramente fatica a leggere su quell'edizione, nonostante costasse qualche euro in meno della Einaudi. Anche questo fa parte del servizio che offriamo: conoscere le peculiarità delle edizioni e renderle note al cliente finale, in modo da renderlo un lettore responsabile. 


Se il cliente si fosse rivolto ad esempio ad Amazon per acquistare il libro  di Leopardi, mai avrebbe saputo la grandezza del carattere, il libro gli sarebbe arrivato a casa e probabilmente la mamma non lo avrebbe letto perché le avrebbe affaticato la vista, quindi avrebbero dovuto acquistare un'altra edizione, spendendo altri 13 euro. Amazon gli ha fatto risparmiare diciamo 1,50 euro; io libraio indipendente 13. Direi che ci ha guadagnato.

Parliamo ora delle novità; in Italia vengono pubblicate 60.000 novità all'anno, quasi tutte concentrate nel periodo che va da settembre a dicembre. Non credete sia necessario fare una selezione? Anche qualora uno possedesse una libreria di 1000mq, non potrebbe mai tenere tutte quelle novità, e francamente, il 60% di queste 60.000 sono del tutto inutili per la maggior parte delle librerie generaliste. Il servizio che offriamo è quello di fare una selezione all'ingresso, proponendo libri che siano validi e in linea con il catalogo del negozio. Inoltre, dopo aver effettuato questa prima cernita, vi indirizziamo verso le novità più appetibili, magari per farvi conoscere nuove realtà che siano di qualità. E' la ricerca sul catalogo che non mi fa accostare l'ultimo libro di Chiara Gamberale con l'ultima novità Fazi di Elizabeth Jane Howard, una meraviglia per gli occhi e per il cervello; oppure con Jenny Offill  pubblicata da NNEditore.

Perché io libraio indipendente dovrei proporre al mio cliente di comprare da me, che lo sconto non me lo posso permettere, chessò, l'ultimo libro di Fabio Volo che può trovare al centro commerciale con lo sconto del 15%? Non ha senso. 
Per rimanere in tema con l'impostazione e la tematica  dell'ultimo di Fabio Volo posso proporgli qualcosa di Keri Smith o questo libro di Ippocampo

Io vorrei fortemente che le persone capissero che se non facciamo lo sconto, non è per prenderle in giro o per truffarle: lo sconto NON è la normalità, i libri non nascono con il bollo -15% stampato sopra, viene messo dopo, e viene messo perché stanno sminuendo un prodotto su cui il prezzo lo decide l'editore: sono gli editori che fanno uscire titoli di novità a 23 euro quando non ne valgono 10 per la scelta della carta, degli inchiostri, del lavoro di traduzione. Vi siete accorti dei prezzi proibitivi con cui escono i libri negli ultimi anni, diciamo dopo il boom Amazon? Vi siete mai chiesti perché nel 2007 un libro di Zafon costava 18 euro in edizione rilegata e oggi la novità dello stesso autore la pagate 23? Sono 5 euro di differenza, non sono pochi in 10 anni. La risposta è tutta nella politica dello sconto: i costi di produzione del libro non sono cambiati, è cambiato il modo in cui si propone la vendita. Fino a 10 anni fa lo sconto veniva organizzato durante le campagne, che erano fatte solitamente a inizio anno per liberarsi dell'invenduto del Natale. Ora lo sconto nelle grandi catene e nel commercio online è fisso, e l'editore non se lo può permettere in realtà, perché vendere libri non è come vendere prosciutto, sono molto più difficili da piazzare, quindi cosa fa? Aumenta il prezzo di copertina, così comunque il libro da 23 euro lo fa pagare 19,55, e in più fa fare bella figura al commerciante che lo sconto può permettersi di farlo. E tutto questo lo abbiamo raggiunto perché l'utente finale guarda solo se gli viene applicato lo sconto, così invece di un libro ne può comprare due, ed è esattamente quello che il commercio vuole: comprare di più, sempre di più, senza fare attenzione alla qualità di ciò che sto mettendo nel mio carrello virtuale.
La truffa sta là dove pretendo di farti comprare una cosa di cui tu non hai bisogno per farti raggiungere le spese di spedizione gratuite o i punti sulla tessera fedeltà.
L'onestà è dirti :- Guarda, dai retta al libraio, leggiti l'Ombra del Vento, se decidi che ti piace, torni e ti do Il Labirinto degli Spiriti, magari in edizione economica, che quella cartonata fa veramente schifo e in più costa 23 euro.

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